Roberto Mora
Roberto Mora
Dopo la grafica e la pittura degli esordi, Mora negli anni ’90 abbraccia con entusiasmo pratiche e teorie del design radicale. Da questo momento, la galleria Dilmos di Milano, diverrà per lui una palestra progettuale e luogo ideale per presentare i suoi “pezzi unici”: oggetti/sculture in bilico tra funzione e distrofie della forma. Tra il ’98 e il 2004 realizza numerosi “pezzi” e progetti di sedie, troni e contenitori: il trono “ferruccio”, la poltroncina “oil” ricavata dai barili di prodotti petroliferi, le sedie “chip chair”, minuziose ed eleganti sedute, il contenitore “sba dan”, un progetto neo futurista dove la forza invisibile delle calamite fa da tramite a composizioni ardite.